martedì 14 febbraio 2012

San Valentino

Non sono mai stata una grande appassionata della festa degli innamorati.
Quest'anno però farei voleniteri un'eccezzione. Sarà la gravidanza ma ho voglia di coccole e carinerie. No , non di regali .. perchè non ci sono regali da fare. E' già uno stupendo regalo aver incontrato una persona con cui stare bene così come mi sento con  Omar.
E' che stasera mi andrebbe proprio di preparare per lui una bella cenetta romantica, di quelle a lume di candela.
Diventerei matta a trovare il menu giusto per accontentare entrambi... perchè in mente ho solo quello che potrebbe essere il dolce. L'ho appena visto fare in tv e adesso finirà che non me lo tolgo dalla mente finchè non me lo preparo... cees cake alle fragole... dolce al cucchiaio freddo , niente cottura in forno... servito in una coppa trasparente...  oddio le voglie!!!!
Caspita se è vero che si mangia anche con gli occhi non solo con la bocca.
Le Fragole ci sono già!


Beh.. devo essere sincera... un piccolo regalino me lo sono fatta , ma stamattina quando li ho visti al supermercato non ho  saputo resistere. 




Erica

martedì 7 febbraio 2012

non è la stessa cosa....

Nell'ultima settimana il mio tavolo da cucina si è trasformato nel banco di lavoro. Le due scatole che ho promesso di fare nonostante sia a casa in maternità, sono state più complicate di quello che pensavo. Non tanto per il lavoro in sè che è sempre quello ... ma per il senso che ha preso.
Non ricordo se l'ho già raccontato... ma il cartonaggio fa parte del mio lavoro . Vi spiego meglio.
Sono una O.S.S e lavoro in un centro diurno per disabili. Parte del mio lavoro è l'aspetto assistenziale e parte educativo. Le strategie sono diverse ... ma si entra in un discorso interminabile. Quello che desidero raccontare è che all'interno del centro ho sempre avuto il mio piccolo laboratorio di cartonaggio. Orgoglio del centro stesso ma sopratutto mio e dei ragazzi con i quali lavoro.  I lavoridi questo  questo laboratorio venivano eseguiti in 'collaborazione'.
Ritrovarmi qui da sol è stato tremmendo... non ha lo stesso senso... non ha gli stessi tempi... non mi sono divertita alla stessa maniera.
In questi ultimi giorni ancora peggio. Uno dei 'nostri' ragazzi adorava stare nel mio laboratorio . Le sue abilità erano molto compromesse... ma accompagnandogli le mani, appoggiava le dita sulla carta per tenerla ferma mentre passavo il pennello della colla. Era così felice di collaborare! Così orgoglioso dei lavori che portavamo a termine insieme. I nostri momenti erano speciali,  intensi. Lui non parlava ma riusciva a farsi capire con gli occhi e spesso litigavamo pure perchè era veramente testardo e si imponeva con le sue idee in modo talmente prepotente che a volte lo sentivo insopportabile.  Ma poi un sorriso...
Valerio, il suo nome, è volato in cielo domenica sera, all'improvviso, in due giorni,  senza darci il tempo di capire che cosa stava succedendo.
L'unica cosa che consola è forse... che finalmente dopo 50 anni di sofferenza e prigionia in un corpo che non gli apparteneva, ha smesso di tribolare.
Per voler credere in una vita migliore che viene nel dopo... starà già chiacchierando e passeggiando  e correndo come non ha mai fatto . Anzi... io lo conosco bene Valerio... la prima cosa che ha fatto è stata quella di adocchiare una bella mora con il decoltè abbondante....
Sei sempre stato tremendo , brutto brontolone che non sei altro!!!